Descrizione
Il progetto L.G.NET 3, realizzato dal Comune di Palermo e finanziato dal Fondo Europeo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI) 2021-2027 in partenariato con 19 comuni italiani con capofila il Ministero dell’Interno attivo dallo scorso dicembre, rappresenta una “nuova frontiera” dell’accoglienza e dell’inclusione dei migranti. Frutto di anni di sperimentazione il progetto mette oggi in campo servizi pubblici rivolti ai cittadini provenienti da Paesi Terzi sempre più accessibili ed efficienti, grazie a una sinergia pubblico-privata tra il Comune di Palermo l’U.O. Casa dei Diritti e il partenariato con la Coop. Sociale “Sviluppo Solidale”, Fondazione Don Calabria ETS, Associazione Centro PENC e Fondazione Ebbene ETS.
L’obiettivo è chiaro: rendere i servizi pubblici più accessibili ed efficaci, superando frammentazioni e disorientamento spesso vissuti dalle persone migranti, contrastando i gravi rischi sociali e di convivenza originati da un mancato o interrotto percorso di integrazione, e promuovendo una restituzione al territorio di quanto ricevuto attraverso percorsi di civic-engagement quali spazi da condividere con i coetanei o ancora la realizzazione di luoghi (Portinerie di Comunità) dove mettere a disposizione competenze e opportunità.
Un progetto che interviene in maniera diffusa a Palermo garantendo l’identificazione e una rapida ed efficace presa in carico delle situazioni di particolare criticità e vulnerabilità in cui versano i migranti, soprattutto nelle periferie e nelle aree maggiormente a rischio della città. La Capillarità è la caratteristica di questo progetto, garantita: dal modello “One-Stop-Shop”, ossia un luogo dove è possibile trovare risposte multiple a bisogni individuali. Dal “camper di LgNet 3” uno sportello mobile, che si sposta verso i luoghi e non aspetta che i beneficiari vi si rechino.
Una metodologia basata sulla costruzione di una relazione fiduciaria con i destinatari del progetto e un intenso dialogo con il territorio da cui far emergere bisogni e opportunità.
2 le Assi sui quali si snoda l’attività: da un lato il civic engagement attività di restituzione alla cittadinanza da parte dei CTP a testimonianza che è chiaro che l’accoglienza che si riceve ha senso nella relazione duale; dall’altro la realizzazione di spazi di prossimità come la Casa dei Diritti, cuore pulsante dell’Amministrazione Comunale che segue l’intero processo ma è anche spazio in cui avviene l’accesso e l'orientamento degli stranieri ai Servizi comunali e dell’intero territorio cittadino oltre che l’iscrizione all’anagrafe cittadina come porta d’accesso ai diritti il Centro PENC che ospita laboratori prevalentemente dedicati alle donne; il Centro di prossimità Socio Sanitario “Accura” e l’Unità Mobile che porta l’equipe di esperti direttamente sul territorio.
Il filo rosso fra tutto questo è il lavoro che svolge il Comune di Palermo per realizzare un ribaltamento della cultura dell’accoglienza da problema a risorsa e partecipazione attiva mettendo al centro il progetto SAI e intorno una città che vive e si muove in costante dialogo.
I primi mesi di questo percorso sono stati dedicati all’ascolto, all’incontro dei bisogni soprattutto grazie all’unità mobile che ha saputo raccogliere e inviare ai servizi competenti quanto rilevato nei Centri di Accoglienza Straordinaria.
Il cambio di paradigma è stato proprio questo, garantire un’unità che si muovesse sul territorio, anche offendo servizi sanitari e legali ma che rappresentasse soprattutto uno strumento di osservazione, connessione e innovazione metodologica, consentendo di ridurre i tempi di permanenza nei CAS, migliorare l’accesso ai diritti e favorire percorsi di autonomia.
LGNET 3 ha previsto uno spazio dedicato alle donne, spesso le più vulnerabili. Tra le mura del “Womans and Girls Safe Space” del Centro PENC la partecipazione è stata crescente, perche è un luogo pensato dalle donne per le donne dove è presente lo sportello etnopsicologico, lo spazio gioco, il laboratorio linguistico, dove tra supporto psicologico e strumenti concreti per l’inclusione si può costruire un reale empowerment.
La seconda fase, che prenderà vita nelle prossime settimane, porterà alla definizione di percorsi strutturati di visite sanitarie specialistiche e di formazione per il personale dei CAS, costruiti a partire dalle reali necessità emerse dall’osservazione diretta di questi primi mesi. In parallelo un grande impegno nei percorsi di Civic Engament, la scelta di puntare su un’inclusione che passi attraverso azioni di cittadinanza.
In questo processo, è il lavoro di rete coordinato dal Comune di Palermo a rafforzare l’impatto positivo del progetto che in questi primi mesi ha già raggiunto 256 persone con attività di presa in carico, visite mediche, orientamento, tutela dei diritti. Oltre 400 i beneficiari agganciati con azioni di sensibilizzazione per la crescita di una cultura reale e sostenibile dell’inclusione.
Tra gli elementi determinati la qualità e la professionalità degli esperti impegnati in L.G.NET 3; grazie a un’équipe multidisciplinare – composta da psicologi, mediatori linguistici, case manager, operatori legali e medici – Palermo sta costruendo un modello che unisce prossimità, presa in carico integrata e collaborazione istituzionale. Un modello che non si limita a fornire risposte immediate, ma punta a rafforzare la rete territoriale e a trasformare la fiducia tra servizi e persone in un motore di inclusione duratura.
Con LGNET3 l’Amministrazione Comunale ha voluto rafforzare quanto realizzato in questi anni in un continuo aggiungere livelli ad una accoglienza che non è solo qui ed ora ma che punta a costruire connessioni sul territorio, relazioni fra le persone e alleanze fra quanto presente sul territorio e quanti scelgono di sfidare la morte per avere una possibilità di vita diversa e rispettosa dei propri sogni e delle proprie potenzialità. Palermo diventa quindi un luogo di crescita e di sviluppo per quanti hanno trovato nella nostra città un senso al loro viaggio, dichiara Angela Errore, responsabile della U.O. "Casa dei Diritti" del Comune di Palermo