Descrizione
Il progetto nasce all’interno della Rete delle Portinerie di comunità promossa dalla Rete Italiana di Cultura Popolare.
A Palermo, il processo delle Portinerie di Comunità® prende vita all’interno del progetto LGNet3 Fondo Asilo Migrazione e Integrazione-FAMI 2021-2027 con capofila Ministero dell’Interno e con il partenariato di 18 comuni italiani, tra cui Palermo che ha voluto realizzare come attività di civic-engagement le Portinerie di Comunità®.
Si tratta dunque, di un’azione fortemente voluta e co-progettata insieme all’amministrazione comunale e, in particolare, con l’Assessore alle “Politiche giovanili” e “All’accoglienza migranti”, Fabrizio Ferrandelli, e la U.O. “Casa dei Diritti”, di cui è responsabile la Dott.ssa Angela Errore che è anche la responsabile dei tre progetti Sai-Sistema Accoglienza e Integrazione dei quali il Comune di Palermo è titolare.
La prima volta al Sud
Per la prima volta, dunque, le Portinerie di Comunità® sbarcano nel Sud Italia grazie al forte impegno dell’Amministrazione comunale di Palermo. Il progetto si integra con la presenza dei beneficiari del SAI del Comune di Palermo e si avvale del supporto scientifico del Portale dei Saperi, che monitora l’impatto delle azioni messe in campo. Il nuovo spazio multifunzionale è stato presentato dal sindaco Roberto Lagalla, dall’assessore alle Politiche giovanili Fabrizio Ferrandelli, dalla presidente e dal direttore della Rete Italiana di Cultura Popolare Chiara Saraceno e Antonio Damasco, insieme all’eurodeputato Giuseppe Milazzo e al presidente della Circoscrizione Giuseppe Valenti.
Per il Sindaco di Palermo, Roberto Lagalla
“La nascita della portineria di comunità al CEP rappresenta un passo fondamentale nella costruzione di un modello di città più inclusivo e coeso. Siamo orgogliosi che Palermo sia la prima città del Sud ad accogliere questa realtà nazionale. Questo spazio non è solo un presidio sociale, ma una risposta concreta ai bisogni del territorio e un segnale di attenzione verso chi spesso si sente lontano dalle istituzioni. È la dimostrazione che le politiche pubbliche possono e devono tradursi in presenza reale e quotidiana nei quartieri”.
L’Assessore alle Politiche giovanili, Fabrizio Ferrandelli, ha infine precisato che
“Quello che inauguriamo oggi è un luogo di possibilità. Il centro per le politiche giovanili che prende vita al CEP vuole essere un punto di riferimento per i ragazzi, uno spazio dove si costruiscono percorsi di orientamento, formazione e futuro. La nostra sfida è riportare fiducia nei quartieri periferici, partendo dall’ascolto, dalla partecipazione e dalla creazione di reti di supporto reale. Insieme allo sportello sanitario e alla portineria di comunità, questo luogo incarna una nuova visione del welfare, vicino alle persone e ai loro bisogni quotidiani”.
