Il gesto di Touray

Il racconto dell'incontro fra Alessandro e Touray che gli restituisce il portafoglio. Un gesto che l'imprenditore ripaga con un contratto di lavoro

Data:

29/07/2025

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Touray al City Adventure Park
Il gesto di Touray

Descrizione

Una tasca un po’ più larga, la fretta tra le mille commissioni da fare, la mano distratta, lo sportello che si chiude. Gli occhi guardano lo specchietto, un giovane uomo su un monopattino arriva dietro, ma rallenta. Strada libera, Alessandro mette in moto la sua auto e se ne va.
In un attimo però ripercorre la sequenza, si tocca la tasca, capisce che la fretta gli è costata il portafoglio scivolato via dalla tasca prima che lo sportello si richiudesse. Frenata brusca. Inversione di marcia.
Torna nel posto in cui era salito in auto, gli occhi a terra per cercare, fa il giro dell’auto, poi scandaglia il marciapiede. Allarga la ricerca di qualche metro. Niente.

Alle sue spalle, una voce: «Signore, cerchi questo?». Si volta, è un attimo. Vede il giovane uomo, vede il monopattino e capisce.
«Sì, grazie, è il mio, l’ho perso poco fa», dice Alessandro con il volto di chi ha appena scampato tutte le procedure burocratiche per rifare cinque carte di credito, i documenti, la patente.
Touray lo guarda, estrae dal portafoglio la carta di identità, lo riguarda bene e gli dice «Sì, ok, sei davvero tu il proprietario, tieni, te lo restituisco».
Alessandro, un po’ basito, non ci pensa neanche un istante: apre il portafoglio e d’istinto gli consegna tutto quello che c’è dentro.
È Touray ad essere basito, adesso: «Grazie, signore, ma ho solo fatto il mio dovere», dice ad Alessandro.

Un abbraccio, i sorrisi che si sciolgono, lo scambio reciproco dei «come ti chiami, da quanto sei a Palermo, ma dove abiti, che lavoro fai» e di nuovo Alessandro compie un gesto istintivo, di cuore: «Vieni a trovarmi, un giovane uomo onesto come te merita di entrare nella mia squadra», dice a Touray.
Alessandro Di Dio è il proprietario del "City Adventure Park" di Palermo, un parco a impatto zero, per tutte le età, con percorsi a ostacoli, un’area PaintBall e un’area sportiva dove poter svolgere Calisthenics.
Colpito dal gesto di Touray Malang, Alessandro gli ha offerto un contratto di lavoro fino alla fine di ottobre, periodo di massima affluenza del City Adventure Park.

E dopo?, gli abbiamo chiesto.
«Sono convinto che Touray abbia determinazione, buona volontà e molte competenze. In genere, chi entra nei miei team difficilmente non ci resta, a meno che non voglia andarsene», ci ha detto Alessandro sorridente.
In bocca al lupo al nostro Touray Malang, allora, che fino a qualche tempo fa viveva in casa “Re Federico”, gestita dal Consorzio "Umana Solidarietà" e che, da poco, si è trasferito a casa “Restivo”, gestita dalla Cooperativa “Badia Grande”, passando quindi dal nostro Sai Msna al nostro Sai Ordinari.

Nella foto, in primo piano, Touray (maglia rossa) al suo primo giorno di lavoro con tutto il gruppo dei colleghi e Alessandro Di Dio (maglia bianca)

Ultimo aggiornamento: 29/07/2025 21:42

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