Calcio, la Figc rimuova gli ostacoli burocratici di Alpha, Djoulafa e Sidik*

La riflessione di Alpha, Djoulafa e Sidik, della redazione “Sai Palermo Young”, sulle difficoltà burocratiche che pesano sui giocatori di calcio stranieri

Data:

28/03/2025

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immagine di un giocatore di calcio
Calcio, la Figc rimuova gli ostacoli burocratici di Alpha, Djoulafa e Sidik*

Descrizione

Per molti ragazzi il calcio è stato uno dei sogni più grandi ancora prima di arrivare in Italia. Tanti pensano, infatti, che giocare a calcio sia molto più facile qui rispetto che in Africa, anche perché in Italia c’è molta più organizzazione sportiva e si dà più valore al gioco del calcio.

Diventare però dei grandi professionisti non è affatto semplice perché il talento e le capacità sono importanti ma non sono sufficienti: occorrono anche esercizio, tempo e fortuna. Spesso infatti molti ragazzi che hanno talento, forse anche maggiore di alcuni professionisti, non diventano tali perché non hanno la stessa fortuna o lo stesso tempo a disposizione.

Inoltre i sacrifici per poter inseguire il sogno di diventare un calciatore sono tanti.  Rispetto ai coetanei italiani, i ragazzi stranieri minorenni e non accompagnati devono rispettare impegni come la scuola e il lavoro, perché il tempo di permanenza nel Sai è limitato e spesso devono aiutare le loro famiglie rimaste nei Paesi di origine.

Questo comporta che molto spesso tanti ragazzi abbandonano il loro sogno perché iniziano a pensare che sia meglio tornare “con i piedi per terra” e lasciarlo da parte, anche se resta nel cuore e nella mente.

Diventare dei professionisti è dunque molto difficile perché oltre al talento ci vuole anche fortuna. Invece la scuola e l’istruzione sono una strada sicura perché solo con il talento e con l’impegno si possono più facilmente raggiungere i propri obiettivi.

Grazie al tipo di accoglienza che dà il Sai, si può più facilmente intraprendere questo percorso e si può anche riuscire a giocare in una squadra, ma per diventare dei veri professionisti non basta perché c’è un altro ostacolo.

C’è molta burocrazia, infatti, che la FIGC chiede, con tanti limiti per i documenti richiesti. Questo comporta un rallentamento che a volte scoraggia e porta ad abbandonare il campo. Forse se si riuscisse a seguire due modalità differenti per il tesseramento sarebbe meglio, perché molto spesso i tempi del Tribunale o della Questura per avere i documenti per il tesseramento sono davvero troppo  lunghi.

Ulteriori Informazioni

* redazione “Sai Palermo Young”

Ultimo aggiornamento: 19/05/2025 15:04

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